PALAZZO DEL PRINCIPE CARACCIOLO DI AVELLINO - FONDAZIONE ANTONIO MORRA GRECO - NAPOLI

PROJECT DESCRIPTION

SINTESI
Situato nel "centro antico" della città di Napoli, dichiarato dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità , all'interno del Palazzo del Principe Caracciolo di Avellino ha sede la Fondazione Morra Greco per l' Arte Contemporanea . Considerate le condizioni di degrado materico e strutturale dell'edificio,la Fondazione ha ritenuto opportuno procedere ad un attento restauro del Palazzo Caracciolo di Avellino in modo, anche, da potenziare e valorizzare l' attività espositivo -museale . L'edificio è tutelato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ai sensi del D. lgs. n. 42/2004. Nel corso degli anni sono stati condotti dei saggi che hanno portato alla luce un apparato decorativo realizza to alla fine del XVII sec. da Giacomo Del Po con la tecnica dell'affresco al primo piano. I vincoli normativi e quelli legati alla presenza di un interessante, seppur molto degradato apparato decorativo, nonché le esigenze di riuso funzionale, rappresentano il te ma del progetto di resta uro . In definitiva, il Palazzo divenuta "museo di se stesso" oltre che dimora per collezioni d'arte contemporanea. Pertanto per il restauro di Palazzo Caracciolo di Avellino, è stato individuato un preciso indirizzo progettuale rivolto preliminarmente a privilegiare un intervento di resta uro conservativo e di valorizzazione dell'esistente, non rinunciando ad incrementare la dotazione di servizi e attrezzature per aprire l'edificio al pubblico, secondo i necessari livelli di sicurezza.
L'edificio è disposto su 6 livelli, di cui uno sotto la quota stradale, quattro livelli fuori terra oltre un sottotetto. L'ultimo piano raggiunge una quota massima di circa 25 metri. In pianta l'edificio ha una lunghezza totale è di circa 50 m ed una larghezza di circa 10 m. La copertura è a doppia falda rivestita solo in parte di coppi, mentre per la maggior parte della superficie è rivestita di pannelli ondulati e lamiera grecata. Una grande scala in piperno raggiunge tutti i livelli a meno del piano interrato. Una piccola scala interna mette in comunicazione il piano interrato,il piano terra e il primo piano. Ingenerale la condizione di degrado è diffusa, sia sui prospetti sia negli ambienti interni, anche perché negli anni i locali sono stati destinati a funzioni diverse da quella originaria, anche come scuola. Gli affreschi presenti nella maggior parte delle stanze dell'edificio al primo piano sono stati quasi totalmente coperti da scialbi a base di calce,intervallati da uno strato di sottocarta e pitture a smalto in corrispondenza dei lambris. L'edificio presenta un quadro fessurativo abbastanza diffuso sia nelle murature sia nelle volte.

Il Museo d 'arte contemporanea
Il progetto di restauro per l'edificio nasce dalla volontà di creare un luogo atto ad ospitare una collezione di opera d’arte. Accanto all'esposizione permanente delle opere, altre attività verranno svolte all'interno dell'edificio, come eventi, workshop, attività di promozione e diffusion della cultura visiva contemporanea, favorendo anche scambi culturali tra artisti italiani e stranieri attraverso dei "residenc e program".

Il restauro artistico
L'edificio oggetto del presente progetto di restauro è stato protagonista di numerosissimi interventi che nei secoli hanno riguardato sia l'apparato decorativo sia la conformazione architettonico. Il palazzo stesso è memo ria di tutti questi passaggi tanto che in alcuni vani la stratificazione degli interventi successivi è così evidente da potere essere considera ti dei veri e propri vani palinsesto . La scelta metodologica per il restauro artistico ho come obiettivo la salvaguardia dell'apparato decorativo antico e, allo stesso tempo e in altro modo, la conservazione della forzo e dello bellezza di un a stratificazione non sempre omogenea, ma che rappresenta l'unica lettura possibile di un tale contenitore. Il restauro degli stucchi, come quello dei dipinti murali, della carta e delle opere in legno, terrà conto, quindi, delle indagini conoscitive preliminari.

Il progetto di restauro e riuso funzionale
La configurazione originaria del Palazzo, nel progetto di restauro e riuso funzionale, è stato mantenuto pressoché invariato. Per quanto possibile, sono stati mantenuti, previo restauro, le pavimentazioni in cotto o graniglia esistenti. Negli ambienti dove le pavimentazioni si presentano in condizioni tali da non consentirne il recupero , è stato prevista una pavimentazione in resina. Sono sta te confermate, per quanto possibili, le soluzioni previste nel progetto definitivo riguardo al miglioramento dei collegamenti verticali mediante la creazione di una scala lineare in grado di servire i livelli da l primo al terzo e di un ascensore adatto anche ai diversamente abili. Per il collegamento tra piano terra - piano interrato e tra piano terra - primo piano invece, è stata riconfigurata la scala esistente per adeguarla alle normative in materia di sicurezza . Sono stati recuperati integralmente in sito i gradoni in piperno del rampante tra piano terra e piano primo.

Rifacimento del manto di copertura
Il progetto prevede l'eliminazione delle lastre in cemento amianto presenti, lo smontaggio d ei coppi e sottocoppi esistenti e della struttura di copertura in legno non recuperabile , la sostituzione delle strutture esistenti con capriate in acciaio e copertura o "tetto ventilato". Il nuovo manto di copertura sarà costituito da un tavolato in legno a vista, poggiante sugli arcarecci in acciaio. Il vantaggio del sistema è un minore costo energetico per la climatizzazione estiva, grazie ad una maggiore inerzia termica , riduce notevolmente i ponti termici, garantisce ottimi livelli di comfort acustico e termico sia in estate che in inverno , favorendo il risparmio energetico.
Interventi di consolidamento sulle murature
Il progetto prevede interventi di risanamento e consolidamento struttura le d i tipo tradizionale e, in particolare:
• risarcitura di lesioni con iniezioni ed con o senza inzeppatura di mattoni a seconda delle ampiezze;
• realizzazione d i piattabande mediante perforazioni armate con barre filettate M16 in acciaio inossidabile e di iniezione di resina;
• realizzazione di incatenamenti trasversali con catene in acciaio in acciaio in corrispondenza del primo (+4.82 m) e del secondo !+ 10.53) livello, oltre che ai diversi livelli delle scale con catene in barre in acciaio inossidabile e sigillatura con malta a ritiro compensato;
• scuci e cuci di muratura di tufo con mattoni pieni e malta di calce idraulica NHL rafforzata con pozzolana ad alta reattività , in corrispondenza delle lesioni;
• consolidamento delle volte in muratura mediante sarcitura all'intradosso delle lesioni con scuci e cuci di scaglie di pietra e malta di calce idraulica, rinfianchi in cls alleggerito con argilla espansa, so letta superiore in e.a .
Nel progetto di variante è stata elaborata una diversa soluzione per il consolidamento delle volte tra primo e secondo piano che prevede tecniche tradizionali e reversibili che non alterino il comportamento strutturale delle medesime .

Modalità di classificazione, archiviazione e consultazione del documenti Gestione documenti in entrata / uscita
1. Scansione documentazione in entrata o in uscita;
2. Salvataggio della scansione nella cartella della commessa creata su apposito server, il quale dispone di una chiave di accesso riservata alle figure professionali coinvolte nelle commesse;
3. Archiviazione in apposito e riservato archivio;
4. Registrazione del protocollo di entrata o di uscita su foglio elettronico con il link del percorso al file;
5. Trasmissione della documentazione tramite fax o pec al Committente;
6. Condivi ione tramite Dropbox con i componenti dell'Ufficio Direzione Lavori e con la committenza di tutta la documentazione.

PROJECT DETAILS

Categorie:
Committente: Fondazione Antonio Morra Greco (Na)
Soggetto che ha svolto il servizio: GEOINGEGNERIA s.r.l. capogruppo - B5 S.r.l. mandante - Ing. Luigi Iannicielo mandante - Ing. Claudio Enzo Presutti mandante
Tipo di progetto: Restauro e Valorizzazione del Palazzo Principe Caracciolo di Avellino –Napoli per destinarlo ad attività espositivo-museale
Importo lavori: € 5.424.838,54
Classi e categorie: I D: € 4.805.271,76 III A: € 89.146,13 III B: € 234.941,65 III C:€ 295.479,00
Prestazioni effettuate: Direzione lavori - Coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione
Geoingegneria.it | C.F. e P.IVA 06645740637 | Tribunale di Napoli n.2114/93 | C.C.I.A.A. n. 507234/93 | Cap. sociale € 42.000,00